Se il tartaro, nella mitologia classica, è il luogo dove Zeus relegò i Titani vinti, quello dentario è sicuramente una parola strettamente legata all’igiene orale. Difatti è proprio il tartaro che regolarmente andiamo a rimuovere attraverso la detartrasi professionale al fine di avere denti sani e puliti. Ma come si forma il tartaro e come si può eliminare? Scopriamolo insieme.
Cos’è il tartaro?
Il tartaro dentario nel dizionario Treccani è definito come “deposito che si forma sui denti, costituito da concrezioni calcaree, cellule epiteliali desquamate dalla mucosa orale, sul quale si deposita la placca dentale costituita dai microbi della flora batterica del cavo orale: si raccoglie intorno al colletto del dente in forma di deposito biancastro o giallo-cretaceo, più o meno facilmente rimovibile.”
Dunque si tratta di un deposito di composti minerali e cellule che si forma intorno ai denti. Prima di proseguire alla scoperta del perché si forma, possiamo aggiungere un’informazione, ovvero che il tartaro può essere di due tipologie:
Perché si forma il tartaro?
La formazione del tartaro dipende principalmente dalla presenza di batteri e residui di cibo che si depositano nel cavo orale e sulla superficie dentale.
Quando mangiamo, i residui di cibo che si depositano sui denti vengono infatti attaccati dai batteri formando sul dente una patina detta placca. Se la placca non viene rimossa lavando i denti nel giro di circa 12/18 ore può unirsi ai sali calcarei e ai fosfati contenuti nella saliva formando una concrezione dura e particolarmente adesiva. Questo è il primo deposito del tartaro.
Come togliere il tartaro dai denti
Il tartaro è un considerevole “avversario” dell’igiene orale. Non a caso può essere eliminato solo dagli appositi strumenti utilizzati dal dentista quando effettua la detartrasi, ovvero l’operazione di rimozione del tartaro durante la pulizia dei denti.
Ma anche noi possiamo fare molto per prevenire la sua formazione perché la cura dell’igiene orale è il primo e fondamentale passo per mantenere buono lo stato dei nostri denti. Dunque, è importante:
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