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Denti e salivazione eccessiva: cosa sapere

La saliva ha un ruolo fondamentale nella salute dei denti e della nostra bocca. Se, però, è eccessiva, può essere un fastidioso problema. Approfondiamo in questo articolo cause e rimedi a questo disturbo.

La saliva è un liquido prodotto dalle ghiandole salivari presenti nel cavo orale, che sono controllate dal sistema nervoso. Ricca di enzimi, ha la funzione di lubrificare la bocca e di avviare la digestione permettendo la prima scomposizione degli alimenti ingeriti. E non solo: attraverso un agente antibatterico, il lisozima, la saliva svolge anche un’azione antimicrobica di protezione dei tessuti duri e delle mucose. Dunque, è una secrezione molto importante.

Talvolta capita che ci sia una produzione eccessiva di saliva, sintomo molto comune causato da numerosi fattori. Scopriamo insieme quali e cosa occorre sapere su questa condizione.

Ragazzo sorride per aver risolto il problema della salivazione eccessiva

Salivazione eccessiva: cos’è

La saliva è costituita per il 99% da acqua e viene secreta dalle ghiandole salivari in quantità diverse:

  • Il 65% dalle ghiandole sottomandibolari
  • Il 20% dalle ghiandole parotidi
  • Il 7-8% dalle ghiandole sublinguali
  • meno del 10%, è prodotta dalle numerose ghiandole minori

Ogni giorno, produciamo fisiologicamente da 1 a 1,5 litri di saliva, con un ritmo maggiore da svegli (circa 0,3 mL al minuto) rispetto al sonno (dove la secrezione di saliva è quasi assente). Inoltre, la velocità di secrezione aumenta, fino ad arrivare a 3 mL di saliva prodotta al minuto, in presenza dei seguenti stimoli secretori:

  • Stimoli meccanici, ossia la masticazione di cibo o di qualunque oggetto come, ad esempio, una penna tenuta in bocca nel corso di una riunione
  • Stimoli chimici, come sapori e odori
  • Stimoli visivi
  • Stimoli mnemonici, che derivano dalla memoria e dal ricordo di un cibo

Essendo un fluido molto importante e regolato da meccanismi “raffinati”, non deve stupire che quello tra benessere, salute dei denti e salivazione eccessiva sia un rapporto estremamente delicato.

Gli impatti di una eccessiva salivazione (o ipersalivazione o ptialismo) sulla qualità della vita delle persone possono essere significativi: problemi di infezioni orali, alitosi e cattivi odori, irritazioni cutanee, abrasioni intorno alla bocca, e fenomeni di disidratazione nei casi più gravi.

Comunemente conosciuto come scialorrea (dal greco “scialon” -saliva e “reo” -scorrere), l’eccesso di salivazione comporta la fuoriuscita incontrollata di saliva dalla bocca ed è associata a una serie di cause diverse. Nei bambini piccoli, un’elevata produzione salivare è normale fino ai 18-24 mesi di età, tipica della fase della dentizione. Solo in alcuni casi può persistere più a lungo, fino a quattro anni, in presenza di infezioni delle vie respiratorie superiori.

Con la crescita, i flussi di secrezione per tutte le persone si stabilizzano ai valori fisiologici. Tuttavia, in alcuni casi l’eccesso di salivazione può persistere e diventare un problema. È importante sottolineare che l’ipersalivazione non è necessariamente causato da un’eccessiva produzione; può derivare dalla difficoltà nel deglutire la saliva in eccesso o da problemi di tenuta delle labbra, che possono portare alla sua fuoriuscita dalla bocca. Per questo, il trattamento dell’eccesso di salivazione dipende dall’individuazione delle cause sottostanti e può includere terapie comportamentali, farmacologiche o chirurgiche.

Al contrario, la xerostomia, nota anche come “bocca secca”, è la condizione in cui si verifica una sensazione soggettiva di secchezza orale ed è un sintomo comunemente associato a una riduzione del flusso salivare, o iposalivazione. In realtà, molti studi hanno dimostrato che i pazienti affetti da xerostomia sembrano avere un flusso salivare normale.  Pertanto, il termine “xerostomia sintomatica” (o “pseudo-xerostomia”) viene utilizzato per descrivere la secchezza orale indipendentemente dalla funzionalità, normale o sregolata, delle ghiandole salivari.

Qual è la funzione della saliva

Per poter comprendere appieno questa problematica è necessario capire la funzione fisiologica della saliva e il rapporto che intercorre tra salute dei denti e salivazione eccessiva.

La saliva ha due ruoli importanti nella nostra bocca: lubrifica e protegge. Mantenendo la bocca umida, facilita la masticazione e deglutizione degli alimenti, ne avvia la scomposizione in molecole più semplici e la loro digestione. In questo meccanismo, la saliva crea una vera e propria “barriera protettiva” attorno ai denti e alle gengive, riducendo il rischio di lesioni e irritazioni.

Inoltre, tiene pulita la bocca, contribuendo alla rimozione di eventuali frammenti di cibo e particelle che si accumulano tra i denti e sulla lingua.

Questo processo di “autolavaggio” è cruciale: la saliva ha un pH leggermente alcalino che consente di contrastare l’acidità prodotta dai batteri presenti nella bocca.

In questo modo, la saliva aiuta a prevenire:

La saliva contiene un repertorio di enzimi ad azione antimicrobica che aiutano a contrastare la proliferazione di batteri e virus nocivi, riducendo l’insorgenza di alito cattivo e il rischio di infezioni e malattie orali.

Ovviamente, da sola la saliva non è sufficiente a garantire l’igiene orale, da svolgere 2 o 3 volte al giorno per evitare l’insorgenza di spiacevoli conseguenze. Per questo è necessaria una corretta routine quotidiana basata sull’utilizzo di spazzolino, filo interdentale e collutorio.

Qual è quindi il rapporto tra salute dei denti e salivazione? Spazzolare i denti ha la capacità di stimolare la produzione di saliva. Durante lo spazzolamento la pressione, lo stiramento e la frizione vibrante sui denti, sulla lingua e sulle gengive, attivano le ghiandole salivari a secernere saliva. I dati presenti in letteratura scientifica suggeriscono una correlazione diretta tra lo spazzolamento manuale e un aumento temporaneo del flusso salivare. Questo meccanismo, quindi, di per sé fisiologico e importante per mantenere la salute della bocca, può aggravare una situazione delicata in caso si soffra di salivazione eccessiva. Per questo, prima di modificare la propria routine di igiene orale quotidiana o di trascurarla, è importante una visita dal proprio dentista.

Le ghiandole salivari

Ma cosa sono e come funzionano le ghiandole salivari?  Sebbene di piccole dimensioni (pochi millimetri) tali ghiandole sono complesse strutture anatomiche. Si dividono in:

  • Ghiandole Salivari Maggiori. Rappresentate dalle parotidi (ai lati del volto), dalle sottomandibolari (sotto la mandibola) e dalle sottolinguali (sotto la lingua), sono presenti in coppia e sono organizzate in lobuli costituiti da acini ghiandolari, all’interno dei quali decorrono i dotti escretori. Sono responsabili per gran parte della produzione della saliva
  • Ghiandole Salivari Minori. In numero molto elevato, si trovano ai margini della lingua, nelle guance, nella superficie vestibolare delle labbra, nelle tonsille palatine e nella zona posteriore del palato, fino ad arrivare all’esofago. Producono una quantità minore di saliva rispetto alle maggiori, ma contribuiscono al processo di lubrificazione della bocca e alla digestione del cibo.

Le ghiandole salivari maggiori delle parotidi producono una saliva di tipo acquoso, specialmente durante i pasti, mentre le sottomandibolari e le sottolinguali secernono una saliva più densa e viscosa, che viene secreta in modo più costante durante il giorno.

Composizione e proprietà della saliva

La saliva è una miscela fluida complessa, costituita da:

  • Acqua, che rappresenta il 99% del suo volume
  • Elettroliti: sodio, potassio, calcio, magnesio, ioni cloruro, bicarbonato e fosfato
  • Enzimi: tra cui α-amilasi (o ptialina), lipasi, lisozima e perossidasi
  • Proteine: tra cui immunoglobuline e mucina, una glicoproteina tipica del tratto respiratorio e gastrointestinale che, in ambiente acquoso, assume la consistenza vischiosa del muco

Come già anticipato, le funzioni della saliva sono molteplici grazie alle diverse sue componenti. La parte enzimatico-proteica, nello specifico il lisozima, la lattoferrina e le immunoglobuline, aiutano a difendere la bocca da infezioni e patogeni. Gli elettroliti, invece, mantengono il pH tra 6 e 7, contribuendo alla protezione dei denti contro l’acidità e consentendo il proliferare del microbiota orale “buono”, grande alleato non solo della nostra salute orale ma del nostro benessere generale.

Salivazione eccessiva: le cause

Sinora abbiamo compreso che l’ipersalivazione si verifica quando la quantità di saliva nella bocca diviene a tal punto eccessiva da non riuscire più ad essere contenuta dalle labbra, causando il gocciolamento della saliva. È importante adesso capire gli elementi legati al disturbo della salivazione eccessiva: cause, sintomi e fattori che possono aggravare ulteriormente questa problematica.

Innanzitutto, bisogna distinguere tra scialorrea primaria e scialorrea secondaria: la prima è un fenomeno quasi sempre temporaneo, limitato a particolari momenti in cui produciamo saliva in eccesso. Ad esempio, si verifica alla vista di un cibo, la cosiddetta “acquolina in bocca”, e scompare nel giro di pochi minuti senza nessuna conseguenza o complicanza.

Quella secondaria, invece, e di più lunga durata ed è correlata ad altri problemi di salute.

Le cause dell’ipersalivazione possono essere molteplici:

  • Questa fase delicata della vita di una donna può causare scialorrea.
  • Protesi dentarie e parodontali. Come reazione all’intervento in posa della protesi, l’organismo può rispondere, soprattutto nella fase iniziale, con una sregolata produzione di saliva.
  • Infezioni della bocca. Microorganismi – come batteri o virus possono causare ipersalivazione.
  • Disturbi dell’apparato digerente e altre patologie. Il reflusso gastroesofageo, l’atresia esofagea e l’ernia iatale possono causare un retrogusto amaro in bocca, associato a una salivazione eccessiva.
  • Malattie neurologiche. Ictus, sclerosi multipla e SLA possono influenzare la secrezione salivare.

Per comprendere meglio quali possono essere le cause scatenanti, è importante consultare un medico, oltre al proprio dentista di fiducia, per una valutazione accurata:

  • Un semplice esame visivo della bocca può rivelare eventuali anomalie come ferite sulle labbra, sul mento, problemi dentali, dimensioni e movimenti della lingua, ipertrofia delle tonsille, ostruzione nasale, malocclusione e stabilità della mandibola
  • La Sialometria è un test diagnostico che valuta la produzione di saliva e consiste nella raccolta di campioni dai principali canali di secrezione e può aiutare a identificare eventuali anomalie o eccessi nella produzione di saliva
  • In base ai sintomi e alla storia clinica del paziente, il medico può richiedere ulteriori esami specifici approfonditi, come analisi del sangue, ecografie o esami radiologici

Solo al termine di una valutazione completa il medico potrà risalire alle cause dell’eccessiva salivazione e pianificare un trattamento adeguato.

Dentista visita bambino per risolvere il problema della salivazione eccessiva

Sintomi della salivazione eccessiva

Se stai cercando informazioni attraverso le parole chiave “salivazione eccessiva sintomi”, sappi che sei nel posto giusto! L’eccessiva produzione di saliva può infatti comportare vari sintomi, diversi tra loro.

Tra questi:

  • Alito cattivo. L’accumulo di saliva può, infatti, contribuire all’alitosi
  • Labbra screpolate a causa dell’umidità costante

Per gestire l’eccesso di salivazione che può avere ripercussioni sulle persone che ne soffrono obbligandole a vivere momenti imbarazzanti e di disagio sociale, è possibile adottare alcune strategie, tra cui rimedi naturali, trattamenti farmacologici e terapie specifiche. Dato che, però, la scialorrea potrebbe essere un sintomo di altre patologie più gravi per la salute, è importante consultare un professionista medico, o il proprio dentista, prima di improvvisare qualunque rimedio o trattamento.

Salivazione eccessiva: i rimedi

Vediamo come è possibile gestire la salivazione eccessiva. Rimedi naturali ma anche modifiche degli stili di vita possono permettere di alleviare questo problema. Per i trattamenti farmacologici e le terapie specifiche è necessario rivolgersi al proprio medico.

  • Postura adeguata. La postura può influenzare la salivazione ed è importante assicurarsi di mantenere la testa eretta e rivolta in avanti quando si è a riposo aiutandosi con dei cuscini
  • Esercizi per la deglutizione. Un logopedista può consigliare alcuni esercizi specifici per migliorare la chiusura delle labbra, il movimento della lingua e la deglutizione, contribuendo così a ridurre il problema
  • Trattare eventuali allergie. Se l’ipersalivazione è correlata ad allergie, è importante gestirle adeguatamente
  • Ridurre il consumo di grassi e fritture. Questo rimedio può aiutare a prevenire il reflusso e la consequenziale secrezione eccessiva di saliva
  • Fare piccoli sorsi. Bere piccole quantità di liquidi frequentemente nel corso della giornata, può aiutare a mantenere la secrezione della saliva sotto controllo
  • Evitare di strofinare la bocca. È consigliato tamponare delicatamente l’angolo delle labbra, tenendo un fazzoletto a portata di mano

Prenditi cura dell’igiene orale con i prodotti tau-marin

Ora è chiaro come la saliva abbia un ruolo importante nella salute della nostra bocca. Se pensiamo, però, che uno strato di saliva sopra un dente è più sottile di uno strato di placca, non sorprende che il compito di tenere la nostra bocca pulita e il nostro sorriso splendente non possano essere unicamente delegati alla saliva. Per questo, noi di tau-marin abbiamo  gli alleati necessari per la tua quotidiana routine di igiene orale. Scegli lo spazzolino adatto a te e non dimenticare di associarlo al filo interdentale e al collutorio, nelle combinazioni che più si addicono alle tue preferenze. Prenderti cura del tuo sorriso, e di quello delle persone a te care, è un modo di dimostrare il tuo impegno. Dalla salute della tua bocca, e dal tuo sorriso, deriva il benessere di tutto il tuo corpo e l’armonia delle persone che ti circondano!

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